Presentato a Ginevra, nell’ambito della 100° Conferenza dell’OIL, il Rapporto Annuale della Confederazione Sindacale Internazionale sulle violazioni dei diritti dei lavoratori: una documentazione dettagliata che copre ben 143 paesi, tra cui, per la prima volta anche l’Italia.
Dal rapporto emerge che la crisi globale ha determinato un aumento delle violazioni dei diritti fondamentali come la libertà di associazione e la contrattazione collettiva in ogni parte del pianeta, oltre alla perdita di occupazione ed all’aumento delle disuguaglianze. Nell’anno 2010 sono stati uccisi 90 sindacalisti ed altri 75 hanno ricevuto minacce di morte, 2.500 sindacalisti arrestati e 5.000 licenziati per svolgere attività sindacale nel proprio luogo di lavoro. Questi sono solamente alcuni dei dati più rilevanti che purtroppo ogni anno si ripetono nel rapporto, confermando quanto sia ancora difficile poter esercitare in libertà ed in emocrazia l’attività sindacale.
Per quanto riguarda il nostro paese è stato rilevato come non si rispettino le buone relazioni sindacali nel settore pubblico e si sia creato un sistema di discriminazione nei confronti dei lavoratori stranieri con la loro criminalizzazione.
Leopoldo Tartaglia, Dipartimento Politiche Globali CGIL
Una sintesi del Rapporto e la versione integrale possono essere scaricati dal sito dell’ITUC-CSI.