
La regolarità del lavoro e la tutela previdenziale rappresentano una parte integrante della politica migratoria, in quanto accompagnano e sostengono i percorsi di inclusione: questo è il messaggio che emerge dal “IV Rapporto sui lavoratori di origine immigrata negli archivi INPS” presentato ieri a Roma.
Lo studio, condotto dall’INPS e dal Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes, fornisce una panoramica dell’inserimento occupazionale e della copertura previdenziale dei lavoratori immigrati, di origine non o neo comunitaria, in base alle aree territoriali e ai settori lavorativi.
Secondo i dati contenuti nel Rapporto, nel 2007 i lavoratori immigrati assicurati dall’INPS sono oltre 2 milioni e mezzo, pari al 12,9% di tutti gli assicurati. Fra questi, il 62,2% è impiegato nelle regioni settentrionali, il 23,8% al Centro e il 13,9% nel Mezzogiorno. Per quanto riguarda, invece, i settori lavorativi gli immigrati iscritti all’INPS si dividono in: lavoratori dipendenti da aziende (63,2%); lavoratori domestici (17,6%); operai agricoli (8,5%); e lavoratori autonomi (10,8%).