(di Giovanna Gaiba) Il 19 ottobre è stata inaugurato a Mysore (stato del Karnataka, India) il centro di formazione professionale e riabilitazione per ragazzi audiolesi.
La proposta era stata presentata dalle Figlie di Nostra Signora della Misericordia (una congregazione di suore, la cui sede provinciale si trova a Mysore) alla CGIL della Toscana, della Lombardia e a PROSVIL alla fine del 2008. A metà del 2009 una delegazione della CGIL Toscana ha presieduto la cerimonia di posizione della prima pietra, dando così inizio ai lavori.
Il complesso è costituito da una struttura ad un piano. Al piano terra si trovano i laboratori per la rilegatura dei quaderni e per la sezione cucito, oltre alla cucina-refettorio. Al primo piano, vi sono due stanze dormitorio (con i rispettivi bagni) che serviranno per ospitare i ragazzi e altre più piccole per le suore (responsabili del centro). La struttura è stata costruita grazie al contributo dei CAAF CGIL della Lombardia e della Toscana e di PROSVIL. L’idea è quella di permettere ai giovani audiolesi di imparare un lavoro e con il ricavato di riuscire a mantenersi. Al momento i ragazzi accolti sono 20 (distribuiti equamente tra maschi e femmine). Si prevede comunque che il numero – nel corso del tempo – aumenterà per una capacità complessiva di 40 unità. La rilegatura dei quaderni e la sartoria permetterà ai giovani di autogestirsi. In prospettiva saranno anche organizzati corsi di computer.
L’inaugurazione è stata presieduta da una delegazione della CGIL Toscana (con la partecipazione della Segretaria CGIL Toscana nonché capo delegazione, Daniela Cappelli, del responsabile Dipartimento Organizzazione CGIL Toscana, Walter Liotta, del Presidente PROSVIL Toscana, Lorenzo Murgia, della responsabile Coordinamento Donne CGIL Toscana, Anna Maria Romano, del Segretario Generale Sindacato Pensionati Toscana, Alfio Savini, del Segretario organizzazione Camera del Lavoro di Prato, Alessandro Fabbrizzi, della rappresentante del CAAF CGIL Toscana, Laura Valteroni, del rappresentante del CAAF CGIL Livorno, Daniele Mercati, del Segretario regionale FISAC, Fabio Alfieri) e dalla capo progetto PROSVIL in India (Giovanna Gaiba).
L’inaugurazione del centro è stata seguita dalla benedizione della struttura e dalla celebrazione dell’eucarestia da parte del vescovo di Mysore (Rev. Thomas Vazhapilly) e da quello di Mandya (Rev. George Njaralakatt). A seguire: l’inaugurazione del reparto rilegatura ad opera del rappresentante legale del governo (Ramesh Babu), le felicitazioni espresse da Sr. Sophia (Superiora provinciale delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, Mysore), da Daniela Cappelli (Segretaria CGIL Toscana), dal Rev. Thomas Antony Vazhapilly (vescovo di Mysore) e da Sr. Gemma (responsabile del centro).
Da ultimo, una presentazione culturale (danze tipiche locali) organizzate da quattro gruppi di ragazzi audiolesi provenienti dal Karnataka e dal Kerala.
La cerimonia è stata toccante grazie alla presenza dei ragazzi. Quello che sicuramente ha colpito tutti è la possibilità di “riscatto” che viene loro offerta attraverso la formazione professionale. Assicurare in un contesto del genere un lavoro a dei ragazzi con disabilità è sicuramente non facile. Purtroppo, infatti, in India tutt’oggi la nascita di un bambino con disabilità costituisce uno stigma familiare e sociale che porta nella maggioranza dei casi la famiglia ad abbandonare i piccoli o in alcuni casi a sfruttarli, attraverso forme di accattonaggio. Nella migliore delle ipotesi, i bambini vengono affidati a centri di accoglienza specializzati (pochi), perché i genitori sono incapaci di prendersene cura (a causa più spesso delle già difficili condizioni economiche della famiglia di origine).
Si potrebbe dire in questo caso che attraverso il lavoro la “dignità” di questi ragazzi è riconosciuta doppiamente come lavoratori e come “persone (dis)abili”.